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                                                                                                                     Egr.

                                                                                                                     Ministro dell’Interno

                                                                                                                     On. Matteo Salvini

Egr. Onorevole,

sono Luigi Russo e Le scrivo in qualità di Presidente del Consorzio CIG-ASI (Consorzio Imprenditori Giugliano – ASI Napoli), che annovera c.ca 60 aziende, molte delle quali di rilievo nazionale, che  danno lavoro ad oltre 2000 dipendenti.

Operiamo, da anni, in un contesto degradato sia dal punto di vista infrastrutturale che ambientale.

Ci troviamo nelle vicinanze di alcuni siti di stoccaggio delle famose “ecoballe” (Taverna del Re) e discariche (Resit), per i quali, nonostante gli innumerevoli sit-in di protesta e le continue richieste di intervento, non è mai partita una procedura di bonifica adeguata.

A ridosso del muro di cinta, della nostra area industriale, sono presenti diversi campi ROM, nei quali, quotidianamente, vengono appiccati enormi roghi, che sprigionano fumi tossici procurati dalla combustione di materiali di chiara provenienza illegale, mettendo in grave pericolo la salute di chi, ogni giorno, vive e lavora, nel nostro complesso industriale.

Nella notte tra il 15/07/2018 ed il 16/07/2018, sono avvenuti nuovi furti di cavi elettrici ed altri atti a danno di almeno 3 aziende del comprensorio che stamattina si sono ritrovate, nuovamente, a dover affrontare il problema di “alzare la serranda” ed avviare la produzione. E penso che Lei, più di chiunque altro, quale rappresentante del settentrione d’Italia, dell’area più industrializzata del nostro Paese, può comprendere e metabolizzare il profondo stato di impotenza, che l’azienda può provare nel non poter avviare la produzione.

Oramai sono tanti gli imprenditori, che vista la condizione di degrado persistente, nonostante i tanti sacrifici fatti, pur di evitare la chiusura della propria attività e fonte di reddito per tante famiglie di operai, sono costretti, loro malgrado, a licenziare parte dei loro lavoratori.

Da anni, cerchiamo di smuovere le istituzioni locali e regionali, trovandole sorde ad ogni nostra richiesta.

Carissimo Onorevole, Lei rappresenta il baluardo della difesa di tutte le classi sociali ed è per questo che il mio grido di dolore, quello dei tanti lavoratori, invoca un suo fattivo interessamento. Sarebbe un immenso onore, poter essere ricevuto, da Lei, per poterLe illustrare tutte le criticità persistenti ma soprattutto le enormi potenzialità realizzabili con il suo aiuto.

Resto fiducioso ed in attesa.

Cordialmente                    

Giugliano in Campania, 17/07/2018                                                

                                                                                                                      Il Presidente

                                                                                                                        Luigi Russo