Gentilissimi,

Speriamo che questo messaggio vi trovi bene.

Vogliamo informarvi che si sta avvicinando un'opportunità significativa per le vostre società all'interno del nostro consorzio. 

Pertanto, desideriamo invitarvi a partecipare a un importante meeting informativo.

 

Data: Giovedì 21 Settembre 2023

Ora: 10:30

Luogo: Società Carafa/Intecna

 

Durante questo incontro, avremo l'onore di presentarvi le opportunità messe a disposizione dalla Confederazione delle Associazioni Industriali (C.L.A.A.I) per le società affiliate al Consorzio ASI.

 

La CLAAI, Associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa della regione Campania, dalla fine degli anni ’70 rappresenta nell’ambito regionale le imprese artigiane e le piccole e medie imprese iscritte. L’Associazione si identifica nei valori che caratterizzano l’associazionismo e cioè la libertà associativa quale conseguenza della libertà della persona, il pluralismo, la democrazia, la solidarietà tra gli associati, la loro uguaglianza e la responsabilità verso gli stessi per gli atti e le decisioni assunte. L’Associazione è perciò impegnata ad orientare la sua attività come modello di riferimento per gli associati nel pieno rispetto delle leggi dello Stato e degli interessi legittimi di consumatori ed utenti; nonché salvaguardare condizioni di sicurezza e vivibilità dell’ambiente e del territorio in cui vivono ed operano gli associati. Tutto ciò avviene mediante partecipazione attiva degli associati alla vita interna dell’Associazione.

I nostri scopi

La CLAAI, Associazione dell’artigianato e della piccola e media impresa:

  • Opera per difendere ed affermare gli interessi degli artigiani e dei piccoli e medi imprenditori iscritti;
  • Promuove lo sviluppo delle imprese artigiane e delle PMI adottando tutte le iniziative necessarie, intervenendo presso le istituzioni locali e nazionali;
  • Stabilisce i criteri e gli indirizzi da seguire razionalmente nell’impostazione dei programmi economici e sociali che riguardano le categorie artigiane e delle PMI;
  • Stipula previa ampia consultazione della categoria, accordi sindacali e contratti collettivi di lavoro;
  • Assume iniziative per modernizzare e sviluppare le imprese artigiane, delle PMI, dei servizi e della produzione;
  • Favorisce l’associazionismo economico tra gli artigiani e le PMI per far aumentare il potere economico e le capacità produttive e commerciali della categoria;
  • Sviluppa la tutela e l’assistenza sociale a favore dei titolari delle imprese artigiane, delle PMI e dei loro familiari (Ente di Patronato);
  • Progetta iniziative per la tutela economica, tecnica, artistica e professionale dell’artigianato e della piccola e media impresa.

 

Sarà un'occasione unica per comprendere come potrete trarre vantaggio da queste opportunità e rafforzare ulteriormente il vostro posizionamento nel settore.

 

L'agenda della riunione comprenderà: 

  • Presentazione delle partnership e delle iniziative promosse da C.L.A.A.I.
  • Discussione sui benefici concreti per le vostre società.
  • Come accedere a queste opportunità e quali passi dovete seguire.
  • Sessione Q&A per rispondere a tutte le vostre domande.

 

Siamo certi che questo incontro sarà estremamente informativo e prezioso per voi e le vostre società. 

La partecipazione è fondamentale per massimizzare i vantaggi offerti da queste opportunità uniche.

Per favorirci nell'organizzazione dell'evento, vi preghiamo di confermare la vostra presenza entro lunedì 18 Settembre.

Non vediamo l'ora di condividere queste eccitanti prospettive con voi e di lavorare insieme per il successo continuo delle nostre società all'interno del Consorzio ASI.

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Si comunica che, nella data del 14 ottobre 2021, è stata sottoscritta la convenzione per l'affidamento diretto dall'ASI Napoli al CIG (Consorzio di secondo livello) di alcuni servizi di manutenzione.

Nella sezione download, è possibile scaricare la convenzione sottoscritta in formato PDF.

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Spett.le Azienda,

lo studio "G&G Associati Srl - Società tra professionisti" desidera InformarLa che l’A.I.C.E.C. – Associazione Internazionalizzazione Commercialisti ed Esperti Contabili – sta organizzando una missione istituzionale e imprenditoriale a Sydney dal 3 al 10 novembre 2018 per presentare ai commercialisti e alle imprese loro clienti i fattori di attrattività del Made in Italy e le opportunità di investimento nel continente australiano nei diversi settori di eccellenza presenti nei due territori.

Riteniamo che l’iniziativa descritta possa essere di Vostro interesse, poiché alla suddetta missione istituzionale e imprenditoriale prenderà parte una delegazione di 40 selezionate imprese australiane attive nei settori della meccanica, dell’agroalimentare, del tessile e dell’abbigliamento, dei beni per la casa, delle pelli, del cuoio e delle calzature, della gioielleria e oreficeria e degli strumenti musicali, le quali avranno occasione di confrontarsi con le aziende italiane e i loro commercialisti partecipanti alla missione al fine di promuovere e incrementare gli scambi commerciali anche attraverso incontri mirati con distributori, importatori, investitori e imprese.

Alle aziende italiane partecipanti alla missione verrà fornita la possibilità di conoscere in anteprima i nominativi dei potenziali business partners australiani al fine di rendere più proficua la pianificazione delle iniziative da intraprendere e dei contatti da stabilire.

Insieme alle aziende parteciperanno ai B2B anche i commercialisti, quali consulenti delle imprese interessate, per fornire il giusto supporto professionale e, quindi, rendere maggiormente operativa, fin dalle prime fasi, l’eventuale trattativa che dovesse instaurarsi tra le imprese e le Istituzioni di entrambi i Paesi.

Il programma definitivo della missione, con tutti i dettagli, sarà disponibile entro le prossime settimane.

Lo Studio "G&G Associati Srl - Società tra professionisti" ne darà tempestiva comunicazione e sarà disponibile per ogni eventuale chiarimento che dovesse necessitare.

Con l’occasione si porgono i più cordiali saluti. 

Napoli, 23 luglio 2018

 

     G&G Associati Srl

Società tra professionisti

 

 

Per informazioni: 

Dott. Giovanni Granata 348 5119059

Dott. Antonio Andolfo   391 3988150

Consorzio ASI Napoli

DECRETO DIRIGENZIALE N. 92 DEL 27.12.2019 – Determinazione dei corrispettivi per la gestione e manutenzione ordinaria delle infrastrutture consortili a carico delle imprese insediate negli agglomerati industriali ASI della provincia di Napoli.

 

Gentile Consorziato,

Il Regolamento Europeo (EU) 679/2016 (GDPR ) in materia di protezione dei dati personali diventerà efficace il prossimo 25 Maggio 2018.

 

"Oggi è il giorno del Gdpr, la rivoluzione privacy che viene dall’Europa. Il momento fortemente temuto da molte aziende, per i costi che comporterà. Addirittura 2 miliardi di euro per tutte quelle italiane, secondo una stima di Confesercenti, pubblicata ieri. Al tempo stesso, questo giorno dovrebbe essere visto con interesse da tutti i cittadini. Per i nuovi diritti privacy e protezione dati personali che porta loro. Un indizio di quanto sta succedendo ci appare in queste ore nelle nostre caselle mail, dove tante aziende chiedono il nostro consenso per continuare a contattarci e a usare i nostri dati.

Diventa infatti applicabile dal 25 maggio il Regolamento Ue 2016/679, noto come Gdpr (General Data Protection Regulation). Le aziende avevano tempo fino ad oggi per adeguarsi ai nuovi e stringenti obblighi, con cui devono tutelare i dati personali dei cittadini. E nei prossimi giorni partiranno, a tutti gli effetti, anche le attività di ispezione da parte del Garante Privacy, che può affibbiare sanzioni molto salate alle aziende inadempienti: fino a 20 milioni di euro o addirittura il 4 per cento del loro fatturato globale. Il che può portare a cifre stellari per le multinazionali che gestiscono dati di cittadini europei (come Google e Facebook), in caso di abusi o violazioni privacy. Il Garante ha specificato che la macchina dei controlli e delle sanzioni partirà in modo graduale (non aspettiamoci insomma subito super multe a tappeto); ma partirà senza dubbio e senza proroghe.

C’è infatti da chiarire un aspetto normativo. L’Italia non è riuscita – come altri Paesi europei del resto – a fare in tempo per il 25 maggio il decreto con cui armonizzare il regolamento europeo all’ordinamento italiano. Al momento il testo è in attesa di uscire in via definitiva dal Consiglio dei ministri (esercitando la delega del Parlamento). Per via di una proroga che si esercita in automatico in questi casi, il Governo – il nuovo, a questo punto – ha tempo fino ad agosto per l’adeguamento. Fino ad allora potrebbero sorgere alcuni dubbi interpretativi sull’applicazione del GDPR, che però – essendo un regolamento europeo – entra in vigore immediatamente lo stesso. Con tutte le sue misure.

Insomma, le aziende non possono scantonare. Non possono evitare l’obbligo, in tutti i suoi effetti. Che comporta “costi di alcune decine migliaia di euro fino a centinaia di migliaia di euro, per le aziende più grandi e complesse”, spiega Gabriele Faggioli, docente ordinario del Politecnico di Milano, presidente del Clusit (associazione della sicurezza informatica italiana) e Ceo della società di consulenza P4I.

I dati dell'Osservatorio Sicurezza & Privacy del Politecnico di Milano lo dicono chiaramente.
Il 75% delle aziende intervistate (160) ha dichiarato di aver aumentato il budget in sicurezza informativa e questo aumento è in larga parte dovuto ai progetti di adeguamento al GDPR.

“Interessante anche che nel 2017 il 23% delle aziende interessate ha dichiarato di avere un budget con orizzonte pluriennale in materia di sicurezza e il 35% di avere un budget annuale”, aggiunge Faggioli. Un rapporto di IDC Italia stima in 200 milioni di euro l’impatto del GDPR sulle aziende italiane.
 
Ancora in queste ore i progetti di adeguamento al GDPR sono in corso, poiché “solo poche aziende certo sono già del tutto conformi alle nuove regole”, dice Faggioli. Lo conferma anche un recente rapporto Capgemini, secondo cui il 48 per cento delle aziende italiane e il 25 per cento di quelle europee dichiara di che non sarà in grado di adeguarsi entro il 25 maggio.
 
“Dai dati dei nostri sondaggi emerge che oltre il 60% delle imprese sostiene di avere approntato uno specifico programma per raggiungere i requisiti entro il termine del 25 maggio, mentre circa il 20-25% è partito sostanzialmente in ritardo e ben difficilmente taglierà il traguardo in tempo utile per la scadenza”, dice Giancarlo Vercellino, analista di IDC.
 
“Una PMI con un fatturato non superiore ai 5 milioni di euro è improbabile che possa e voglia investire, nel suo complesso, più di 50 mila euro per l’adeguamento e più di 25 mila euro per la gestione ordinaria degli adempimenti previsti dal GDPR”, aggiunge Giuseppe Vaciago, Partner R&P Legal e fondatore di Tech&Law Center. “Ecco perché molte Pmi stanno attuando un approccio parziale, scegliendo di adeguarsi solo sul fronte legale oppure su quello tecnologico. Invece che su entrambi i punti, come dovrebbero”, aggiunge.

Perché è così difficile, e costoso, adeguarsi al GDPR? “Il 70 per cento delle aziende italiane indicano un obbligo in particolare, come quello più complicato da rispettare: dover "notificare qualsiasi violazione e intromissione nei sistemi entro 72 ore”, dice Vercellino.
Ne nasce, di converso, il nuovo diritto degli utenti a sapere che i propri dati – custoditi da un’azienda, che può essere un hotel così come Facebook – sono stati violati, sottratti, abusati da criminali informatici. O comunque da soggetti che non avevano diritto a usarli in quel modo.
 
Altri aspetti, giudicati complessi da attuare dalle aziende italiane, sono la gestione dei consensi degli utenti per trattare i loro dati; la nomina del responsabile della protezione dei dati (che il GDPR rende obbligatorio per molte organizzazioni). In generale, soprattutto per le pmi, è costoso e complesso applicare tutte le misure di sicurezza, “ragionevoli” (secondo quanto indicato dalla norma), per proteggere adeguatamente i dati degli utenti.
 
Nel dettaglio, come spiega Luca Tosoni, avvocato a Bruxelles per Covington & Burling, l’entrata in vigore definitiva del GDPR il 25 maggio 2018 impone un cambio di mentalità radicale nell’approccio al trattamento dei dati personali da parte delle aziende italiane.  Sarà infatti necessario passare da un modello di compliance per lo più reattivo ad uno proattivo, fondato sul principio di “responsabilizzazione”, secondo il quale spetta alle aziende individuare le misure più adeguate per proteggere i dati che trattano e per poter dimostrare il rispetto della normativa sulla privacy”. “Ad esempio – spiega Tosoni - , si abbandonano le prescrizioni dettagliate in materia di misure minime di sicurezza previste dal Codice della Privacy per lasciare posto all’obbligo generico di mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio. L’onere di valutare l’adeguatezza delle misure adottate spetta quindi alle aziende”.
 
Una sfida complessa, si diceva. Che richiede uno sforzo di maturità mai vissuto dalle aziende italiane.
Eppure, secondo tutti gli esperti, è una fase necessaria. Non solo per evitare le sanzioni, ma soprattutto per aumentare la sicurezza e, nel complesso, la maturità digitale delle aziende. Condizioni necessarie, ormai, per la loro competitività e per quella del sistema Paese."

Fonte: "LaRepubblica" dall'articolo di Alessandro Longo - http://www.repubblica.it/economia/2018/05/25/news/e_il_giorno_del_gdpr_l_impatto_della_rivoluzione_privacy_sulle_aziende_italiane-197267132/?refresh_ce

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